Rifugio Gianetti 2534 m - Val Porcellizzo
- fly1983
- 4 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 9 ott 2022
Data Escursione: 28 maggio 2022 Partenza: Bagni di Masino 1175 Arrivo: rifugio Gianetti 2534 m Dislivello positivo: 1360 m Ore impiegate: 7 ore senza pause Distanza: 15 km circa
Link mappa: https://fatmap.com/routeid/2967927/bagni-di-masino-rifugio-gianetti/@46.2447378,9.5990243,1453.9064535,-64.5101280,0,1174.3640809,satellite?use-cache=false

Come arrivare: i Bagni di Masino si trovano esattamente al termine della val Masino. Siamo in Lombardia, provincia di Sondrio. Per chi arriva da sud, usciti dalla tangenziale di Morbegno, proseguire verso Sondrio e subito dopo il ponte sull’Adda si svolta a sinistra, entrando in val Masino. Si sale fino a San Martino, dove seguendo la strada verso sinistra si giunge ai bagni, dove fino a non molti anni fa erano attive le terme della val Masino.
Punti di sosta: rifugio Gianetti 2534 m, la nostra meta (informarsi sui periodi di apertura).

La nostra escursione prende il via dai parcheggi dei bagni di Masino, dove inizia la meravigliosa foresta dei bagni. È un ottimo punto anche per una giornata al fiume o un pic nic, dove rinfrescarsi e godere della natura.
Si seguono le indicazioni per il rifugio Gianetti, il sentiero è uno, non si può sbagliare. Il primo tratto, ripido ma non esageratamente, attraversa un bellissimo bosco, a tratti quasi buio.

Dopo circa 200 m di dislivello, si esce dal bosco e si prosegue. Il paesaggio si apre, a sinistra verso la valle dell’Oro, a destra verso la val Porcellizzo. A una quota di circa 1440 m attraversiamo le famose Termopili, un passaggio (sicuro) tra 2 rocce appoggiate una all’altra; una piccola galleria naturale, in pratica. Il sentiero prosegue sempre in salita, e osserviamo tutto intorno cascate e rivoli di acqua che rendono il paesaggio molto pittoresco. Attraversiamo sempre in sicurezza una cascata e poco dopo le pendenze si riducono.

Giungiamo in una piana idilliaca, dove i prati dei pascoli, il fiume e il panorama sulle cime verso le quali ci stiamo dirigendo ci accolgono. In fondo all’alpe, a circa 1920 m, attraversiamo un ponticello sul torrente e ci spostiamo sul lato opposto. Siamo a poco più di metà strada. Da qui al rifugio il panorama non cambia molto, rispetto alla parte precedente risulta forse un po' più monotono.
Il pizzo Badile e il Pizzo Cengalo, le 2 cime più note di questa zona, si avvicinano sempre di più. Il rifugio si trova proprio ai loro piedi, è infatti il punto base di eccellenza per le salite alpinistiche. Giungiamo al rifugio in circa 4 ore totali. Salendo a fine maggio il rifugio è ancora chiuso, ma noi siamo attrezzati per il pranzo. Ricetta di oggi: Pisarei e Fasò! Dopo pranzo ammiriamo in paesaggio che ci circonda su tutti i lati, a partire dalle 2 celebri cime dietro di noi, il Badile e il Cengalo, e le guglie rocciose che sorgono qua e là, e torniamo a valle per lo stesso sentiero della salita.
Il rifugio si trova sul Sentiero Roma, percorso prevalentemente di alta quota che ha inizio a Novate Mezzola e si conclude a Chiesa Valmalenco. Da qui è possibile raggiungere il rifugio Omio nella Valle dell’Oro (raggiungibile anch’esso dai Bagni di Masino e che noi abbiamo raggiunto in quest’altra escursione a questo link), attraverso il passo del Barbacan; sul lato opposto è possibile invece raggiungere il rifugio Allievi-Bonacossa, in val di Mello. Entrambi sono classificati come sentieri per escursionisti esperti, attrezzati in alcuni punti con catene e dove è possibile trovare neve anche nella stagione estiva.
Buona escursione a tutti!

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