Rifugio Omio 2100 m
- fly1983
- 28 mar 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Data Escursione: 30 giugno 2019 Partenza: Bagni di Masino 1175 Arrivo: rifugio Omio 2100 m Dislivello positivo: 924 m Ore impiegate: 5 ore senza le pause Distanza: 7.4 km

Come arrivare: la val Masino si trova in provincia di Sondrio, bassa Valtellina. La strada di riferimento è la ss. 38 dello Stelvio: per chi arriva da sud, al termine della tangenziale di Morbegno si segue la ss 38 in direzione nord per circa un km, si prende poi lo svincolo per la val Masino sulla sinistra. Si prosegue lungo tutta la valle fino ad arrivare a san Martino, e poi verso sinistra per i bagni di Masino, ormai purtroppo non più in attività, dove si trovano alcuni parcheggi.
Punti di sosta: Rifugio Omio, la nostra destinazione, a 2100 m.

Lasciata l’auto ai bagni di Masino, ci si incammina verso il fiume; nei pressi del ponticello ci sono i cartelli escursionistici. Seguiamo per rifugio Omio, che sarà indicato spesso lungo in percorso, anche tramite scritte in vernice sui massi. A valle il fiume invoglia molto a sostare per farsi un bagno ristoratore nelle giornate calde, ma noi lasciamo gli amanti del pic nic domenicale e ci avviamo sul sentiero.

Fin da subito le pendenze si fanno sentire, la giornata è molto calda e per fortuna la prima parte del sentiero è nel bosco. Attraversiamo quella che viene chiamata la foresta dei bagni di Masino. Si sale sempre nel bosco, seguendo le indicazioni sui massi, e in prossimità della fine del bosco ci attende un bel prato che offre un’apertura della vista sulla valle dell’Oro, un anfiteatro di montagne di fronte a noi.


Proseguiamo con pendenze minori, incontrando lungo il percorso massi giganti dalle forme improbabili e piccoli rifugi costruiti con le pietre, forse una volta ripari per gli animali al pascolo. Il sentiero è sempre ben segnalato con bandierine bianco-rosse pitturate sui sassi. Non ci sono deviazioni, si continua, oltrepassando un piccolo alpeggio.

Si sale attraversando ampi prati ricchi di rododendri in fiore, e avvicinandosi al rifugio compaiono ampi massi piatti, che fanno un tutt’uno con il terreno. È abbastanza ripido e guardando sopra di noi ad un certo punto fa capolino il rifugio Omio.

Il rifugio, recentemente ristrutturato, ci accoglie con le sue imposte rosse e l’immancabile bandiera. Guardandoci attorno siamo accolti da un ventaglio di vette. Pranziamo al rifugio, accolti con simpatia e cortesia; tra le proposte c’è anche la pizza! (ovviamente fatta in casa). Dopo pranzo vaghiamo un po' intorno al rifugio, c’è gente che va e che viene, molti con attrezzatura e corde. Il rifugio Omio è infatti una delle tappe per chi si accinge a fare escursioni plurigiornaliere come il sentiero Roma, o per chi collega la val Masino con la val Codera, la valle dei Ratti o la val Porcellizzo.
In questa valle c’è molta acqua, non distante dal rifugio un piccolo rivoletto scende a valle. Approfittiamo per rinfrescarci i piedi. Terminata la sosta ristoratrice torniamo a valle, lungo lo stesso sentiero dell’andata.
Un'altra bellissima escursione che consiglio, panorama bellissimo!
Buona camminata!


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