Val Cardonè – Bivacco Ferrario – Bivacco Cantoni – Val Lia
- fly1983
- 16 apr 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Data Escursione: 30 luglio 2019 Partenza: Località san Carlo – Semogo, Valdidentro 1580 m Arrivo: Località san Carlo – Semogo, Valdidentro 1580 m
Altitudine massima: 2625 m Bivacco Cantoni
Altitudine minima: 1517 m Baita dell’All Dislivello positivo: 1190 m Ore impiegate: 8 ore Distanza: 17.5 km
Link mappa: https://www.outdooractive.com/it/route/escursione/sondrio/san-carlo-val-cardone-val-lia-san-carlo/198310943/
Come arrivare: la partenza della nostra escursione è in Valdidentro, in provincia di Sondrio. Partiamo dalla chiesetta di San Carlo, nell’omonima località della frazione di Semogo.
Punti di sosta presenti: a pochi minuti dalla partenza, nei pressi del torrente Viola, Agriturismo Baita dell’All. Poi seguendo il percorso che abbiamo effettuato, Bivacco Ferrario a 2310 m., Bivacco Cantoni a 2625 m, punto più alto dell’escursione, e tornando verso “casa” l’Alpe Boron a 2057 m.

In questa escursione abbiamo fatto un bellissimo giro ad anello lungo la val Cardonè e la val Lia, partendo dalla località san Carlo.
Partiamo di buon mattino: dal parcheggio di fronte alla chiesetta seguiamo la strada che porta a Livigno per circa 200 m, e lì seguendo i cartelli prendiamo la stradina che scende a sinistra, verso il fiume. Dopo una breve discesa, che malediremo al ritorno, arriviamo alla Baita dell’All, attraversiamo il fiume e seguiamo il sentiero che risale il bosco dall’altra parte.
Qui noi abbiamo fatto un bell’incontro. Un simpatico cagnolone ci viene incontro e ci dà il buongiorno…. E ci segue. Ogni 10 minuti pensiamo “bè, quando sarà stanco, se ne tornerà indietro”. E ci sbagliamo di grosso. Dopo averci seguito per un po', ci anticipa, e in pratica, come se sapesse dove vogliamo andare, ci fa strada per tutto il tempo.
Il sentiero nel bosco a un certo punto si unisce alla strada superiore che arriva da Isolaccia, andiamo a destra e arriviamo alla chiesetta di Presedont. Proseguiamo sempre seguendo i cartelli per baite Cardonè e bivacco Ferrario. In questo primo tratto ci sono piccoli saliscendi, non è troppo faticoso. Lungo la strada cominciamo ad intravedere sempre più vicina la regina di questa valle, la Cima Piazzi.
Al ponte che attraversa il fiumiciattolo andiamo a sinistra, sempre verso il bivacco Ferrario. Alle baite Cardonè (2006 m) le indicazioni dicono bivacco Ferrario 1 ora, bivacco Cantoni 2 ore. Si comincia a salire tra prati e arbusti fino a entrare in un ampio vallone, dove in cima a un piccolo dosso ci aspetta il bivacco Ferrario (2310 m). Qui ci fermiamo per una sosta ristoratrice, il cane è sempre con noi… arrivano 2 ragazzi, chiacchieriamo e loro ripartono prima di noi. Il nostro piccolo accompagnatore, che evidentemente è di fretta e vuole concludere l’escursione in breve tempo, ci abbandona e si unisce a loro!
Proseguiamo seguendo i cartelli verso il bivacco Cantoni, lungo la valle abbastanza pianeggiante costellata di fiori. Attraversiamo un torrente, troviamo un laghetto paludoso e cominciamo a salire. Il sentiero diventa più sassoso, ma sempre ben segnalato. Il bivacco rosso comincia a vedersi.
Arriviamo al bivacco (2625 m), al cospetto della Cima Piazzi. Penso sia il punto più vicino da cui mai la vedrò. Davvero bella, come sempre. Facciamo una lunga pausa, per il pranzo, per riposarci e per godere di questo posto meraviglioso tutto per noi. Vorrei non tornare più giù.
Poi a malincuore scendiamo, al bivio del dosso Penaglia (2440 m) seguiamo le indicazioni per l’alpe Boron, scendiamo lungo un bel prato che non stanca le gambe, al ponte riattraversiamo il fiume e arriviamo all’alpe, dove facciamo un’altra breve sosta-merenda. Il panorama verso il ghiacciaio è bellissimo anche da qui, molto fotogenico.
Poi giù, scendiamo a Presedont, poi alla baita dell’All, dove ci chiediamo per un attimo che fine avrà fatto il cane che da qui si era aggregato a noi, e, ultima, fatica, la salita per tornare a san Carlo, giusto prima di cena.
Siamo stanchi, ma il giro è stato davvero bello, vario e panoramico, attraverso boschi, prati, ghiaioni, con la Cima Piazzi quasi sempre ad osservarci dall’alto.
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