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Punta dei Camosci 3044 m

  • fly1983
  • 13 mar 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Data escursione: 23 settembre 2018

Partenza: Alpe Cruina 2002 m

Arrivo: Punta dei Camosci 3044 m

Dislivello: 1255 m

Ore impiegate: 8 ore a/r

Distanza: 17 km

Link mappa: https://fatmap.com/routeid/2671368/punta-dei-camosci-battelmatthorn


Come arrivare: Siamo in Ticino, in val Bedretto. Dall’Italia si segue l’autostrada fino ad Airolo, dove si esce e si prende la strada per il Nufenenpass, o passo della Novena. Si prosegue lungo la valle. Poco dopo la località All’Acqua, ad Alpe Cruina, presso un tornante è possibile lasciare l’auto.

Punti di sosta: Capanna Corno Gries 2338 m a un’ora dalla partenza.





Partiamo un po' in ritardo rispetto ai nostri programmi dall’alpe Cruina, sono già le 8.30 passate. Per essere fine settembre il clima è caldo, ce ne accorgeremo più tardi durante la salita. Prendendo il sentiero indicato dai cartelli in meno di un’ora raggiungiamo la capanna Corno Gries, senza fare tappe, vista l’ora.


Il sentiero fino qui è tutta salita. Proseguiamo verso il passo del Corno tra vari saliscendi, il percorso si spiana un po' e permette di allungare il passo. Il passo è costellato da tantissimi ometti, e là in fondo comincia ad intravedersi la nostra meta.



Si prosegue ancora, il panorama si allarga, fino a vedere il ghiacciaio del Gries e il lago/diga nato dallo scioglimento dei ghiacci. Si scende verso il lago e prendiamo verso sinistra, direzione Griespass e lago di Morasco. Il percorso è sempre ben segnalato da cartelli. Qui si sconfina in Italia. Si prosegue seguendo per Battelmatt.




Proseguiamo sulla traccia, in un paesaggio quasi lunare, sabbioso e brullo. Si seguono le indicazioni per il Rifugio Città di Busto, che ad un certo punto si vede nella vallata sottostante. La Punta dei Camosci non è segnalata da cartelli, ma la traccia è evidente. Prima che la traccia che porta al Rifugio Città di Busto scenda verso la valle, dobbiamo abbandonarla e salire verso la vetta. La salita non è difficile, la traccia è lieve in alcuni punti e il terreno sabbioso cede un po' sotto i nostri piedi, basta fare un po' di attenzione.



Arrivati in vetta a 3044 m il panorama è stupendo. Ci si trova sul confine tra Italia e Svizzera: da una parte c’è la val Formazza, con le sue vallate e i suoi laghi, il lago del Sabbione e il lago di Morasco e il ghiacciaio del Sabbione; dall’altra si vedono tutte le montagne più alte della Svizzera, dal ghiacciaio del Rodano, al Finsteraarhorn. Sotto di noi, facendo attenzione a non sporgersi vista la parete a strapiombo, il ghiacciaio del Gries, con i suoi crepacci ad incutere timore. Pranziamo velocemente e scattiamo qualche foto, poi scendiamo, è già tardi.







Cominciano ad addensarsi nuvoloni, sulla via del ritorno nei pressi del passo Gries facciamo una deviazione e ci fermiamo a riposare 5 minuti alla cappella-rifugio del passo Gries, costruita in memoria di alcuni giovani scout, morti a causa di una tempesta in questa zona negli anni ’50. C’è un vento fortissimo, entriamo a tirare il fiato e poi ci incamminiamo di nuovo.




Prima di arrivare alla capanna Corno Gries siamo avvolti dalla nebbia, ma il sentiero è ben marcato qui, non c’è pericolo di perdersi. Tappa velocissima alla capanna, poi scendiamo alla macchina, avvolti da una leggera pioggerellina. Chi l’avrebbe mai detto, siamo partiti senza una nuvola! E’ tardi, e noi siamo stanchi ma felici. E questo è il mio secondo 3000!


Escursione lunga, ma bellissima, varia e panoramica e assolutamente non tecnica.

Buona salita!

 
 
 

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