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Anello della Greina - Ticino - Svizzera

  • fly1983
  • 11 mar 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 13 mar 2022

Data Escursione: 17 agosto 2019 Partenza: Pian Geirett 2012 m Arrivo: diga del Luzzone 1606 m

Altitudine massima: Passo Greina 2355 m Dislivello positivo: 677 m Dislivello negativo: 1068 m Ore impiegate: 5.30 h circa senza le soste Distanza: 16.5 km

Link mappa: https://fatmap.com/routeid/2715032/giro-della-greina





Come arrivare: La nostra meta si trova in val di Blenio, in Canton Ticino. Dall'Italia, proseguire fino a Bellinzona e poi a Biasca, dove devieremo verso destra, inoltrandoci nella valle. Proseguire fino a Campo Blenio, in particolare la nostra escursione partirà da Ghirone.

Punti di sosta presenti: Capanna Scaletta 2205 m, Capanna Motterascio 2172 m

Informazioni importanti: trattandosi di un percorso ad anello (anzi, a semi anello, andando avanti nella lettura poi capirete), si può ovviamente percorrere in entrambe le direzioni. Scegliete la direzione di percorrenza in base allo sforzo fisico che volete fare, ma anche in base a questioni organizzative.

Per realizzare questa escursione, potete infatti usufruire del servizio bus alpino. Potete lasciare l'auto a Ghirone, l'autobus vi porterà curva dopo curva a Pian Geirett, da dove potrete partire per la vostra bellissima escursione. Il pomeriggio, arrivati alla diga del Luzzone, lo stesso bus vi riporterà alla vostra auto. Ovviamente c'è la possibilità di fare il percorso nel senso inverso, ma calcolate bene i tempi. Se il pomeriggio arrivate a Pian Geirett e perdete l'ultimo bus, dovete terminare l'anello a piedi!

Il Ticino Ticket (per info https://www.ticino.ch/it/ticket.html) è utilizzabile anche su questa particolare tratta, quindi se alloggiate in una struttura convenzionata che ve lo rilascerà al vostro arrivo, potete usufruirne, oltre che per gli altri mezzi di trasporto.


In partenza!

Ore 8.24 in punto, il bus alpino parte da Ghirone e molto agevolmente, tra un curva e l'altra, ci porta a destinazione, Pian Geirett. Scendiamo e il simpatico autista tempo 3 secondi e chiede chi è il proprietario di alcuni oggetti dimenticati sul bus! Si vede che è abituato agli escursionisti smemorati!


Partiamo, in compagnia, visto che tutti i passeggeri seguono il sentiero della Greina. Un bel modo per scambiare 2 chiacchiere con gente del posto e chiedere qualche consiglio. Si scende al fiume e si risale dalla parte opposta, dopo un'oretta siamo alla capanna Scaletta. Qui la mattina presto o nel tardo pomeriggio non è difficile vedere gli stambecchi, che si avvicinano molto alla capanna. Noi non siamo fortunati, è già abbastanza tardi!





Breve pausa colazione e si riparte. Seguiamo i cartelli bianco-rossi, che indicano il passo della Greina. Arrivati al passo si prende sulla sinistra una breve deviazione che ci porterà al cospetto dell'arco della Greina, l'arco naturale in pietra raffigurato nella prima foto di questo post. Ritorniamo poi sui nostri passi, per proseguire lungo l'anello. Lungo il percorso il paesaggio cambia molto. Si passa da rocce nere, a rocce bianche, a rocce rosate. Molto interessante per gli appassionati di geologia, immagino.







Osservando la cartina si può notare che ci sono molte alternative per percorrere l’altopiano, da una parte o dall’altra del fiume. A voi la scelta. Per scendere ci si deve sempre portare sul sentiero che porta alla capanna Motterascio.


Noi abbiamo proseguito sul lato destro del fiume, quindi dal passo Greina si prosegue, sempre tra vari saliscendi, quindi niente di faticoso, fino a Crap la Crunsc 2268 m. Il paesaggio è a tratti lunare, a tratti di un verde rigoglioso. Si cammina attraversando l'altopiano in un ambiente unico e rilassante.





Da Crap la Crunsc c’è la possibilità di allungare l’escursione verso la capanna Terri, mettendo in conto altre 2 ore tra andata e ritorno.








Infine si scende alla Capanna Motterascio, dove fare una sosta ristoratrice prima della discesa "spaccaginocchia" (solo per chi soffre appunto alle ginocchia, per gli altri tutto ok!). Da qui si può vedere parte della diga del Luzzone, nostra meta finale.





Accompagnati dal fragore di una bella cascata, si percorrono vari tornantini, fino ad entrare nel bosco. La discesa poi si spiana, fino ad arrivare all'alpe Garzott.

Da qui si costeggia la diga, fino a giungere alla galleria. E qui ci fermiamo ad attendere il bus alpino. In alternativa si può scendere a piedi fino al parcheggio, se non siete ancora stanchi, o se avete perso il bus!





Questa escursione molto panoramica è consigliata a tutti, adatta anche ai bambini, se sono abituati a camminare a lungo. Non presenta difficoltà di alcun tipo, e se fatta nel senso indicato in questa scheda, non ha dislivelli eccessivi. Offre panorami molto ampi, dove lo sguardo spazia lungo l'altopiano, fino a scorgere i monti del canton Grigioni, che lì confina col Ticino.

Buona camminata!






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